passaparola

sabato 30 maggio 2009

Eco"BALLE": ancora spazzatura a Napoli


Negli ultimi giorni è di nuovo emergenza spazzatura a Napoli. Ne ha parlato per primo in TV il TG3 giovedi 28 maggio.

Molti comuni della provincia sono invasi di nuovo dai rifiuti, la procura di Napoli ha avviato una serie di inchieste sulle decisioni prese durante l’emergenza rifiuti e sul collaudo dell’inceneritore di Acerra. Intanto scopriamo che il livello di polveri sottili nella zona dell’impianto, secondo i dati forniti dall’Arpac, ha superato nelle ultime due settimane di gran lunga i limiti consentiti dalla legge.
La periferia e la provincia napoletana sono di nuovo sommerse dai rifiuti. Sembra di essere tornati indietro di un anno, caldo torrido e sacchetti di immondizia nelle strade.
Con questo stato di cose, si fa sempre più dura denuncia dei sindaci dell’area flegrea, ma anche di Giugliano, Pianura, Marigliano, Marigianella, Marano, Melito, Qualiano, Quarto, San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania, Massa di Somma, in cui la raccolta va a rilento.
Bertolaso fa sapere che non è compito della struttura del sottosegretario ripulire le strade, il quale deve occuparsi esclusivamente di fornire un sistema integrato di gestione rifiuti. Il motivo della nuova ondata di emergenza, però,non è la raccolta bensì il conferimento, che rientra eccome nelle di competenze della sua struttura.
Il presidente del Consiglio aveva stabilito che i rifiuti di molti di questi comuni sarebbero stati conferiti nel sito di Casalduni nel Beneventano. Poi la decisione è stata dirottata su Giugliano, in seguito sul sito di stoccaggio in località Pantano (alle spalle dell’inceneritore di Acerra, per poi ritornare a guardare a Giugliano ed ancora a Casalduni.
Insomma, una gran confusione, in cui le uniche cose certe sono le file di camion che vanno a sversare i rifiuti che si accumulano in strada.
A proposito del sito di Pantano ad Acerra va chiarito che secondo il decreto del governo , questo si sarebbe dovuto bonificare come misura compensativa all’attivazione dell’inceneritore e sarebbe dovuto divenire un polmone verde del Comune di Acerra.
Sulle decisioni prese durante l’emergenza si aprono anche altri dubbi, su cui la procura di Napoli sta attualmente indagando. Innanzitutto, ci sarebbero gli impianti aperti durante l’emergenza che sarebbero stati autorizzati senza che gli stessi rispondessero ai requisiti stabiliti dalla legge. La procura di Napoli ha anche chiesto il resoconto della commissione di collaudo dell’inceneritore di Acerra e sta avviando accertamenti sui siti in cui viene accatastata la spazzatura in attesa dello smaltimento “definitivo” nell’impianto.


Intanto c'è anche un'inchiesta sui rifiuti e sulla gestione di Bertolaso durante l'ultimo anno sotto il governo Berlusconi. Sotto accusa le emissione oltre la norma dell'inceneritore di Acerra, che ricordiamo non è ancora ultimato ma solo in fase di rodaggio. Ci sono inoltre i comuni che si lamentano denunciando che spesso l'immondizia rimane per strada anche fino a 48 ore perché non si sa dove depositarla.


2 commenti:

  1. che bello vedere che la gente rosica a vedere il governo e berlusconi che funzionano! è uno spettacolo imapgabile!

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  2. Veramente noi rosichiamo a vedere gente come te che non capisce come Berlusconi ci prende in giro, rosichiamo a vedere gente come te che lo vota nonostante sia chiaro che è un corruttore o peggio, rosichiamo perchè grazie all'ignoranza che c'è in Italia probabilmente vincerà ancora le elezioni, rosichiamo perchè è impunito ingiustamente

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